Banja russa: alla scoperta della sauna russa

Banja russa: alla scoperta della sauna russa

La bania (o banja) russa è da molti ritenuta una delle più antiche forme di “bagno di vapore”.

Per i russi rappresenta un appuntamento settimanale irrinunciabile, tanto che, oltre a frequentare strutture pubbliche, molti possiedono saune private nella casa di campagna (dacia). Si tratta di un rituale di purificazione che sfrutta l’alternanza tra caldo e freddo per ritrovare il benessere del corpo e della mente.
Esistono due tipi principali di bagno russo:

  1. le banje bianche, che sono le più frequenti, in cui i fumi vengono espulsi all’esterno tramite un apposito sistema di tubi
  2. le banje nere, così chiamate perché il fumo scuro del fuoco a legna rimane all’interno della stanza andando, con il tempo, ad accumularsi sulle pareti e sul soffitto.

Come nella sauna finlandese, la struttura è di legno e suddivisa al suo interno di diversi ambienti: lo spogliatoio, la stanza con le docce, la zona centrale in cui è presente il vapore aromatico (parilka), una piscina d’acqua fredda e l'area relax. A differenza della sauna finlandese in cui non si superano i 90°C, nella banja russa il calore può raggiungere i 120°C.

I passaggi per ritrovare vigore e armonia

Il bagno russo consta di più fasi. Dopo essersi spogliati completamente, si entra nella parilka per 3-10 minuti. La cabina del vapore è interamente rivestita di legno, presenta delle panche disposte a varia altezza sui cui sedersi o sdraiarsi per permettere una distribuzione uniforme del calore e, in un angolo, è posizionata la stufa con le pietre, di solito alimentata a legna. Segue una doccia o un tuffo nella piscina d’acqua fredda e poi di nuovo la parilka, stavolta per più tempo.

Utilizzando il venik, un ramoscello di frasche di betulla, pianta nota per le sue proprietà medicinali, si compiono massaggi che riattivano la microcircolazione e rilasciano sostanze antinfiammatorie e antireumatiche. Dopo una doccia ghiacciata è possibile sostare nella camera relax per riposare, mangiare e bere tè/acqua, reintegrando in tal modo i liquidi e i Sali minerali persi.